Skip to content

Le 50 più belle frasi di Andrea Camilleri

É morto a Roma ai 93 anni Andrea Camilleri questo 17 luglio, scritore símbolo della letteratura italiana, abbiamo scelto le piú belle frasi per ricordare a questo maestro e uomo della cultura italiana. Ci sono migliaia di frasi di Andrea Camilleri, abbiamo scelto queste 50:

  1. Fatevi condizionare il meno possibile da una società che finge di darci il massimo della libertà.
  2. Come fa uno a farisi capace che il tempo passa, e lo cangia, se tutti i jorni e tutte le notti non fa altro che ripetiri squasi meccanicamenti gli stissi gesti e diri le stisse paroli?
  3. Non vedo, má sogno!
  4. Bisogna guardare la tv portandosi appresso un paracqua ideale che permetta al nostro cervello di restare asciutto e lucido, di non inzupparsi di tutte le informazioni distorte, contraffatte, alterate, finalizzate che ci vengono propinate.
  5. É il pensiero della morte che aiuta a vivere.

  1. Avere tutti questi lettori mi commuove, mi fa vivere, ma non è la felicità. Ho un’idea altissima della felicità, non è di questo mondo, è di un altro mondo da cui sono escluso perché non credo. È qualcosa che trascende noi stessi. E dura un attimo perché non resisteremo di più, bruceremo come una falena”.
  2. L’umanità è su un crinale. Abbiamo scoperto la chiave di accelerazione del pensiero, ma basta un niente per sbagliare la gestione di queste invenzioni. La rete per il 90% è una fogna, invece potrebbe essere il principio di conoscenza che andiamo da secoli cercando: condividere, non essere isole. Un passo avanti può essere un passo verso l’abisso o verso la vita. Per questo mi fa paura il futuro, per questa scelta. Siamo a una svolta epocale vera. Ne siamo messi alla prova in questi giorni, ma o ci si salva tutti uniti, in futuro, o non si salva nessuno.
  3. Un autentico cretino, difficile a trovarsi in questi tempi in cui i cretini si camuffano da intelligenti.
  4. Come fa uno a farisi capace che il tempo passa, e lo cangia, se tutti i giorni e tutte le notti non fa altro che ripetere squasi meccanicamentiegli stissi gesti e dire le stesse parole?
  5. Lo scirocco è uno dei momenti più belli che possano essere concessi all’uomo, in quanto l’incapacità di movimento in quei giorni ti porta a stare immobile a contemplare una pietra per tre ore, prima che arrivi un venticello. Lo scirocco ti dà questa possibilità di contemplazione, di ragionare sopra alle cose.

  1. Prendere le ferie nel mese d’agosto mi è sempre parsa una decisione sbagliata.
  2. L’italiano mi diventava generico, le sfumature mi mancavano. E allora ho usato una specie di shaker e, a poco a poco, ho cercato ambiziosamente di creare una terza lingua che fosse tutta mia e il risultato di questa commistione. Per noi siciliani l’italiano è rimasto un atto notarile”.
  3. La percezione del tempo, soprattutto in certe situazioni di forte emotività, subisce delle notevoli alterazioni, ore trascorrono in un lampo e pochi minuti durano un’eternità.
  4. Tra siciliani, un vero amico non deve chiedere all’altro una qualche cosa, perché non c’è bisogno, in quanto sarà preceduto dall’offerta dell’amico, che ha intuito la domanda che sarebbe arrivata.
  5. Sarei felice se si aprisse questo soffitto e scendesse un signore e mi dicesse: Sono William Shakespeare, sa che il suo Montalbano mi piace proprio”. In realtà sono molto umile, ma è bello sognarlo”.

  1. La massima fortuna che un omo può aviri nella vita è quella di non arrivare mai a un punto di disperazione dal quale non puoi tomare narrè.
  2. Era tradizioni ’n Sicilia che ogni delitto di mafia vinissi, in primisi, fatto passari come originato da ’na quistioni di corna.
  3. Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica non tutto è possibile.
    Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità.
  4. Che cosa straordinaria possono essere i libri. Ti fanno vedere posti in cui agli uomini succedono cose meravigliose. Allora la testa ti parte per un altro verso, gli occhi scoprono prospettive fino a quel momento inedite. E cominci a farti parecchie domande.
  5. Che paísi era quello indove un ministro che era stato’carrica ‘na vota aviva ditto che con la mafia bisognava convivere?

  1. Leggere le pagine dei quotidiani siciliani è, purtroppo spesso, assai più appassionante di un romanzo giallo. Una volta Italo Calvino scrisse a Leonardo Sciascia che era praticamente impossibile ambientare una storia gialla dalle nostre parti essendo la Sicilia, disse pressappoco così, prevedibile come una partita a scacchi. Il che dimostrava inequivocabilmente come Italo Calvino non sapesse giocare a scacchi e soprattutto non conoscesse né la Sicilia né i siciliani.
  2. Approfittava dell’occasione per ricrearsi una Sicilia sparita, dura e aspra, una riarsa distesa giallo paglia interrotta di tanto in tanto dai dadi bianchi delle casuzze dei contadini.
  3. Alla nascita ti danno il ticket in cui è compreso tutto: la malattia, la giovinezza, la maturità e anche la vecchiaia e la morte. Non puoi rifiutarti di morire perché è compreso nel biglietto. O l’accetti serenamente e te ne fai una ragione o sei un povero coglione!”
  4. La notte cambia odore ogni ora che passa.
  5. Era l’insonnia della vecchiaia, quella che notte dopo notte ti condanna a stare vigliante, a letto o in poltrona, a ripassarti la tua vita minuto per minuto, a ripatirla sgranandola come i grani di un rosario.

  1. Ogni singola storia d’amore, vissuta o inventata, riesce a essere unica e diversa e irripetibile rispetto ai miliardi di altre storie già accadute, che accadono, che accadranno. Insomma, l’amore non s’impara né teoricamente né andando a bottega da altri. S’impara amando, vale a dire perdendosi.
  2. Forse, senza saperlo, stiamo combattendo la prima guerra globale degli anni duemila. Una guerra che non usa più armi, che non bombarda né fa esplodere atomiche, che non provoca morte ma produce fame, disoccupazione, scontro sociale, impoverimento, insomma riduce sul lastrico i perdenti.
  3. Che cosa straordinaria possono essere i libri. Ti fanno vedere posti in cui agli uomini succedono cose meravigliose. Allora la testa ti parte per un altro verso, gli occhi scoprono prospettive fino a quel momento inedite. E cominci a farti parecchie domande.
  4. La perdita della solidarietà dell’uomo con l’uomo è gravissima, sta cambiando il nostro dna e non so spiegarmene le ragioni.
  5. Possibile che logica, buon senso, sincerità non abbiano più corso legale in Italia?

  1. Non bisogna mai avere paura dell’altro perché tu rispetto all’altro sei l’altro.
    Adoro chi osa. Odio chi usa.
  2. Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità.
  3. Non basta leggere, bisognerebbe anche capire. Ma capire è un lusso che non tutti possono permettersi.
  4. C’è un piccolo problema: le parole che per me sono importanti, credo che comincino ad essere assai meno importanti per troppe persone. Per esempio lealtà, onore, dignità.
  5. L’uomo politico difficilmente si accorge di aver esaurito il suo corso e rimane attaccato al posto di potere come la patella allo scoglio.

  1. Una volta un raccomandato veniva considerato per quello che veramente era, e cioè un tale che, non riuscendo a farcela con le proprie forze, pregava un santo in paradiso di dargli una spintarella. Oggi invece l’essere raccomandati è come uno status symbol e il raccomandato si affretta a farlo sapere in giro.
  2. Le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre.
  3. L’umanità è un immenso formicaio e se vuoi conoscerla davvero devi trasformarti in formica e viverci dentro.
  4. Giornalista: “Cosa Le manca della Sicilia?”
    Andrea Camilleri: “U scrusciu du mari”.
  5. Distino dell’intelligenti era d’essiri mangiati sempri e comunqui dai cretini cchiù furbi

  1. I tri quarti di quelli che accattano i giornali, si leggino sulo i titoli che spisso, e questa è ’na bella usanza tutta taliàna, dicino ’na cosa opposta a quello che dici l’articolo.
  2. Quella pacata ma sovrumana determinazione di cui solo certe donne sono a volte capaci.
  3. Credere che la giovane età di un uomo politico sia già di per sé portatrice d’idee innovative a me pare, sinceramente, un’avventatezza. Tra l’altro, il fascismo privilegiava i giovani e si è visto il bel risultato. Le idee veramente nuove possono venire tanto dai giovani quanto dalle persone anziane.
  4. L’esempio assoluto del meglio della donna siciliana: riservata, tenace, determinata, convinta delle proprie idee e pronta a battagliare per esse, e nello stesso tempo dolcissima, generosa, comprensiva, sensibilissima.
  5. Se Bin Laden verrá catturato, vi é il timone che altri prendano il suo posto, come per diritto ereditario. Perché rimane il substrato, rimangono le condizioni che permettono al terrorismo di attecchire.

  1. I soldi mi hanno tolto l’ansia di offrire una sicurezza alla mia famiglia, questo mi basta.
  2. ….Insomma ci sono uomini di qualitá che, messi in certi posti, risultano inadatti propio per le loro qualitá all’occhi di gente che qualitá non ne ha, ma in compenso fa politica.
  3. I tri quarti di quelli che accattano i giornali, si leggino sulo i titolu che spisso, e questa é ‘na bella usanza italiana, dicino ‘na cosa opposta a quello che dici l’articolo.
  4. Se mentre mangi con gusto non hi allato a tia una pirsona che mangia con pari gusto allora il piacieri del mangiare é come offuscato, diminuito.
  5. L’affidarsi alla memoria, é lá volontá dell’uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia.