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Frasi indimenticabili di Dante Alighieri più famose e belle (con immagini)

Benvenuti a questo post sulle frasi di Dante Alighieri! Dante è uno dei più grandi poeti della letteratura italiana e mondiale, noto soprattutto per la sua opera più celebre, “La Divina Commedia”. Le sue parole sono permeate di saggezza, passione e bellezza, e hanno ispirato generazioni di lettori e scrittori. In questo post, esploreremo alcune delle frasi più iconiche di Dante, analizzando il loro significato e la loro importanza nella sua opera e nella cultura popolare. Che tu sia un appassionato di letteratura o semplicemente un amante delle belle parole, questo post ti porterà a scoprire l’affascinante mondo di Dante e delle sue frasi indimenticabili.

Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265 da una famiglia nobile ma di modesti mezzi economici. Fu educato dai frati domenicani e si appassionò presto alla poesia, che iniziò a scrivere fin da giovane. Nel 1290 sposò Gemma Donati, da cui ebbe tre figli, ma il matrimonio non fu felice.

Nel frattempo, Dante si impegnò nella politica della sua città, parteggiando per la fazione dei guelfi bianchi, contrapposti ai guelfi neri capeggiati dalla famiglia dei Medici. Nel 1302, quando i neri presero il potere a Firenze, Dante fu esiliato e condannato a morte in contumacia.

Così iniziò per Dante un lungo peregrinare, dapprima a Verona, poi a Ravenna, dove morì nel 1321. Durante il suo esilio, Dante scrisse le sue opere più famose, tra cui “La Vita Nuova”, in cui racconta il suo amore per Beatrice Portinari, e soprattutto “La Divina Commedia”, un capolavoro della letteratura mondiale che rappresenta un viaggio allegorico attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, in cui Dante incontra personaggi celebri e immortali.

Dante Alighieri morì senza poter rientrare nella sua amata Firenze, ma la sua opera continuò a vivere e ad ispirare generazioni di lettori e scrittori. Oggi Dante è considerato uno dei più grandi poeti della storia, e la sua figura rappresenta un simbolo di libertà e di lotta per la giustizia.

Frasi indimenticabili di Dante Alighieri più famose e belle (con immagini)

Ecco alcune delle frasi più famose e significative di Dante Alighieri:

1. “Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate” – Inferno, Canto III, Verso 9

Questa è la celebre iscrizione che si legge all’ingresso dell’Inferno nella Divina Commedia. La frase simboleggia la condanna eterna dei dannati e l’irrimediabile perdita della speranza.

2. “Amor, ch’a nullo amato amar perdona” – Purgatorio, Canto XVIII, Verso 34

Questa frase significa che l’amore non perdona a chi non ama. Dante la utilizza per descrivere l’amore di Dio, che non perdona a chi non ha amato.

3. “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa” – Inferno, Canto III, Verso 51

Questa frase significa che non bisogna parlare dei dannati, ma osservarli e passare oltre. Dante la utilizza per sottolineare l’importanza di non restare bloccati nei rimpianti e nei giudizi, ma di continuare a camminare sulla propria strada.

4. “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura” – Inferno, Canto I, Versi 1-2

Questa frase è l’inizio della Divina Commedia e rappresenta l’inizio del viaggio allegorico di Dante. Il poeta si descrive in questo modo per rappresentare la sua crisi esistenziale e il momento di svolta della sua vita.

5. “Amor, ch’al cor gentile ratto s’apprende” – La Vita Nuova, XXXI.

Questa frase, che significa “Amore, che si posa nel cuore gentile con velocità”, apre il celebre sonetto in cui Dante racconta il suo primo incontro con Beatrice, la donna che sarebbe diventata l’oggetto del suo amore e l’ispiratrice della sua poesia. Questa frase apre il libro “La Vita Nuova” e descrive l’amore a prima vista per Beatrice, la musa ispiratrice di Dante.Al racconto di Paolo e Francesca, che confessano di essersi innamorati e di essere stati uccisi a causa della loro passione proibita

6. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” – Inferno, Canto XXVI, v. 118-119.

Queste parole, rivolte da Virgilio a Dante, esortano l’uomo a non vivere come un animale, ma a cercare la virtù e la conoscenza. La frase rappresenta un’importante riflessione sulla natura umana e sulla sua vocazione all’etica e alla cultura.

7. “L’amor che move il sole e l’altre stelle” – Paradiso, Canto XXXIII, v.145.

Queste parole, che chiudono la Commedia, rappresentano il culmine dell’esperienza mistica di Dante, che arriva a contemplare l’amore divino come la forza che governa l’universo intero.Questa frase conclude la Commedia ed è considerata una delle più belle e significative di tutta la letteratura. Esprime l’idea che l’amore sia la forza che muove il mondo e l’universo intero.

8. “Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria” – Inferno, Canto V, v.121-123.

Questa frase, pronunciata da Francesca da Rimini, rappresenta un’espressione toccante della condizione umana, in cui il ricordo della felicità passata può diventare una fonte di sofferenza e di rimpianto.

9. “La giustizia mosse il mio alto fattore.” (CantoIII “Inferno”) –

Questa frase indica che la giustizia divina è alla base dell’ordine dell’universo, e che Dio è il creatore di ogni cosa.questa è l’apertura della Commedia e rappresenta un punto di svolta nella vita del poeta, che si ritrova smarrito e in difficoltà.Dante spiega che la giustizia divina è la forza che guida il suo percorso verso il Paradiso

10. “Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate.” (Tratta dall’Inferno, Canto III) –

Questa frase è scolpita sull’ingresso dell’Inferno e indica che chi entra lì deve abbandonare ogni speranza di salvezza, è una frase che campeggia all’ingresso dell’Inferno e che rappresenta la condanna eterna di coloro che hanno commesso i peccati più gravi.La frase è diventata un’icona della cultura popolare ed è spesso citata in contesti diversi.

11.“E se ‘l mondo saputo avesse / l’amor ch’el ci ha, la suavità / del suo parlare, in lui sarebbe espresso” (Canto XVIII, vv. 46-48) –

Dante esprime la bellezza e l’intensità dell’amore divino, che se fosse conosciuto dal mondo terreno, ne trasformerebbe radicalmente la natura.

12. “Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura, / ché la diritta via era smarrita.” (“Inferno”, I, 1-3) –

Questa è l’incipit dell’Inferno, che racconta il viaggio di Dante attraverso i tre regni dell’aldilà. La frase esprime il senso di smarrimento e di confusione che spesso affligge l’uomo nel corso della sua vita.

13. “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.” (“Inferno”, III, 51) –

Questa frase è pronunciata dal poeta Virgilio, che consiglia a Dante di non perdere tempo a commentare la sorte dei dannati, ma di proseguire il suo viaggio.

14. “Segui il tuo corso, e lascia dir le genti.” (“Paradiso”, XXIV, 145) –

Questa è una delle frasi più celebri di Dante, che esorta l’uomo a seguire il proprio destino e a non farsi influenzare dalle opinioni altrui, ma a seguire la propria strada con coraggio e determinazione.

15. “Amor, ch’a nullo amato amar perdona” – Tratta dalla Vita Nuova

Questa frase è una celebre definizione dell’amore, inteso come forza che non conosce limiti né distinzioni.

16. “Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura” – tratta dall’Inferno, Canto I.

Questa frase del Dante è l’inizio della Divina Commedia, in cui Dante descrive il suo smarrimento e la sua discesa agli inferni.

17. “E quindi uscimmo a riveder le stelle” – tratta dal Paradiso, Canto XXXIII

Frase del Dante che è la conclusione della Divina Commedia, in cui Dante descrive il suo ritorno alla luce e alla speranza.

18. “La natura è il artefice di Dio”  ( Tratta dal Paradiso, Canto XIII)

Frase del Dante che è una riflessione sull’ordine e sulla bellezza del creato, che considera espressione della volontà divina.

19. “O mortali, ch’a guisa di uccelli / vengon sù poi a’ voli nostri, / tanto del nostro carcer son quelli” (Canto VI, vv. 97-99)

Dante invita gli uomini a liberarsi dal peso dei loro peccati e a elevarsi spiritualmente, per poter raggiungere la felicità eterna.

20. “Voi che’ntendendo il terzo ciel movete” (“Paradiso”)

Questa frase si rivolge ai lettori della Commedia e li invita a cogliere il significato più profondo del poema.

21. “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa” (“Inferno”)

Questa frase esprime l’idea che, di fronte al male e all’ingiustizia, sia meglio non perdere tempo a giudicare, ma guardare e passare.

22. “Oltre la spera che più larga gira / passando il sol” (“Paradiso”)

Questa frase descrive la visione dell’universo che Dante ha durante il suo viaggio nel Paradiso, dove vede il mondo da una prospettiva più ampia e grandiosa.

23. “Tutte le cose ch’elle son per sé stesse / han ordine tra loro” (“Paradiso”)

Con questa frase Dante esprime l’idea che ogni cosa dell’universo, dal più grande al più piccolo, abbia un ordine e un significato preciso all’interno della creazione divina.

24. Ma poi ch’aiutato fu da un gran servo / di Dio, mi levai su per quella scheggia” (Canto I, vv. 93-94)

Dante narra di come, dopo essere caduto nel buio, sia stato salvato dalla guida di Virgilio, inviato dal Cielo.

25. “Fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e conoscenza” (Canto XXVI, vv. 118-119)

Virgilio esorta Dante a non vivere come un animale irrazionale, ma a cercare la virtù e la conoscenza.

26. “E se’l mondo qui sotto s’inganna, / in la verace a mezzo è la speranza” (Canto XVII, vv. 58-59)

Virgilio spiega a Dante che se nel mondo terreno si può essere ingannati, nell’aldilà la speranza è fondata sulla verità.

27. “Nessun maggior dolore / che ricordarsi del tempo felice / ne la miseria” (Canto V, vv. 121-123)

Si riferisce al dolore che Francesca da Rimini prova nel ricordare il momento in cui si innamorò di Paolo, sapendo che quella passione li avrebbe condotti all’Inferno.

28. “Io non vidi mai sì gran fervore / di sangue vòlto in spirto” (Canto XII, vv. 67-68)

Dante rimane impressionato dalla vista dei violenti che si combattono tra loro nell’Inferno.

29. “Ahi giustizia di Dio! tante chiade” (Canto XXVIII, v. 97)

Dante esprime il suo sdegno per la giustizia divina che infligge pene eterne e terribili.

30. “Or va, ch’un sol volere è d’ambedue: / tu duca, tu signore, e tu maestro” (Canto II, vv. 136-137)

Dante si affida completamente a Virgilio come guida e maestro nel percorso dell’Inferno.

31. O felice colui che a sé la prende!” (Canto XVII, v. 59)

In questa frase Dante esprime la sua ammirazione per il libero arbitrio dell’uomo, che gli consente di scegliere la via del bene e di conseguire la felicità.

32. “Ben è ch’oggi si segua il glorioso / trionfo d’Angeliche nature” (Canto XXIX, vv. 1-2)

Dante si riferisce alla processione di anime purificate che salgono al Paradiso, accompagnate dagli angeli.

33. “Là dove termina la scala santa, / che sali e guarda, e che suonar facea / con sì dolci note la divina manna” (Canto XXXI, vv. 1-3)

In questa frase Dante descrive la scala del Purgatorio che conduce al Paradiso, decorata con le rappresentazioni di episodi biblici e su cui risuonano le note della musica celeste.

34. “Onde l’animo mio giammai non era / senza timore in su lo suo aspetto” (Canto II, vv. 4-5)

Dante descrive il senso di timore e di reverenza che prova di fronte alla figura di un angelo che gli appare nel Purgatorio.

Queste sono solo alcune delle frasi indimenticabili di Dante Alighieri, che rappresentano un patrimonio immenso della cultura italiana e mondiale.Perle di saggezza contenute nelle opere di Dante Alighieri, che continua a ispirare e a emozionare lettori di ogni epoca e cultura.