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Maschere di Carnevale, le maschere italiane

Il carnevale italiano é conosciutto in tutto il mondo. Tutte le regioni di Italia hanno sue maschere tradizionali, molte natte nel teatro. Le maschere piú conosciutte  italiane sono quelle che troveremo piú avanti che sono sparite oramai delle scene dei teatri per sopravivere nelle feste di Carnevale.

Questi costumi di carnevale li vedremo uno per uno perché sono indubbiamente il più popolare nelle strade d’Italia nel carnevale, specialmente nella città di Venezia, dove queste celebrazioni risalgono a secoli fa.

Maschere tradizionali da donna:

Ti conosco mascherina! Questa è un’espressione che ti permette di essere un altro in un certo momento, come i carnevali.
Ci sono molte città italiane in cui si celebra il carnevale. Ovvio che la città di Venezia sia la più conosciuta, ma ci sono altre città come Viareggio, Ivrea, Oristano che mantengono questa tradizione e attraggono migliaia di persone.
Anche il Carnevale di Fano, nelle Marche, è uno dei più antichi carnevali d’Italia, risalente al 1357.
In Sicilia le città di Acireale e Agrigento sono contese per essere dove si svolgono le feste di carnevale più famose dell’isola. In queste feste la gente si nasconde dietro i travestimenti ogni giorno per osare di fare cose che non fanno durante l’anno.

• Colombina

La Colombina è uno dei costumi tipici del carnevale italiano che è anche comune vederla accanto ad un Arlecchino poiché è molto felice, spensierata, molto loquace e sempre disposta a prendere in giro delle persone che le stanno intorno.
L’abito che la Colombina veste è un bel corsetto con le maniche, una gonna lunga, un grembiule verde con tasche in cui nasconde tutte le carte d’amore. Non indossa maschere.

Colombina

Vestito bianco
ho di bucato,
verde il grembiule
come un prato.
Dalla cuffietta
di tutti i colori
i riccioli
scappano fuori.

• Rosaura

La bionda Rosaura è la figlia di Pantalone e vive a Venezia, in un bellissimo palazzo sul canale principale di Venezia, il Canal Grande. Ha come cameriera l’allegra Colombina, che aiuta Rosaura a scrivere le lettere del suo amante Florindo. Sempre e rapresentata con un abito blu con nastri e fiocchi, senza maschera.

• Rosa

Rosa é la fedele sposa di Bartoccio, tutti due contadini. Personaggio carnavalesco del Umbria.

• Ondina

Lei é típica de la Toscana, del Carnevale di Viareggio. Creata dal pittore Uberto Bonetti nel 1931 e sempre in compagnia a Burlamacco, anche creato da Bonetti l’anno prima.

• Corallina

Corallina nacque a Parigi. Sembra nel aspetto a Colombina,maliziosa ed adulatrice, furba , con lingua sciolta. Capelli biondo e innamorata di Florindo.

• La Signora

Una donna rica, moglie di Pantaleone che sá usare sue doti. Viste un abito lussuoso del Settecento, moltei gioielli, nastri, fiori, ricercato ed esagerato.

• Giacometta

Suo origene e Piemontese, lei la consorte di Gianduja. E la servetta  onesta e gentile má maliziosa e di carattere spiccato. Il suo vestito e una camicia , scialle sulle spalle e una gonna lunga che somiglia indumenti di folklore del Piemonte. In testa un coppricapo che somiglia una cufia.

• Isabella

Isabella rapresenta l’innamoratta sensuale e bella. Suo vestito é suntuoso , abito del Settecento, con velluti e piume. Molte volte e indicata come figlia de Pantaleone.

 

Mapa con origini delle maschere piú popolari italiane

 

Maschere tradizionali italiane da uomo

• Beppe Nappa

Questa è una mascchera di origine siciliana. Consiste di un indumento blu formato da un giacca e pantaloni. Anche se indossa un cappello di feltro, non indossa il trucco o una maschera.

• Arlecchino

Forse è la maschera più conosciuta del carnevale italiano. È nato nei quartieri poveri di Bergamo e ha molti colori nel abbigliamento grazie all’aiuto dei suoi compagni che, per il carnevale, gli regalano un pezzo di stoffa dai suoi vestiti in modo che possa avere il suo costume.
Arlecchino è ingenuo e credulone, ma allo stesso tempo è astuto e agile come un gatto. È un servitore che è in continua lotta con il suo datore di lavoro (padrone).

• Cassandro

Cassandro é un personaggio nato in Siena verso il 500 , avaro, presuntuoso e solitamente terzo nelle storie d’amore. Ha una parrucca guialla e un capello tricornio. Sua risposta a cualsiasi domanda e sempre “Non é vero”.

• Brighella

Esta máscara es de la ciudad de Bérgamo. Es el antagonista de Arlequín. Es un personaje astuto, my charlatán y mentiroso que trabaja de camarero, cocinero, jefe de sirvientes.
La vestimenta consta de una “livrea” que es el símbolo de peenecer a un patrón. Usa pantalones largos y saco blanco con detalles de rayas verdes al costado. Posee en sus zapatos pompones verdes y utiliza una media máscara en el rostro.

Brighella

Son Brighella, attaccabrighe.
Ho la casacca con le righe,
righe verdi ed alamari,
sempre le tasche senza denari.
Mangio molto, non spendo mai:
niente soldi e niente guai!

• Capitan Spaventa

Il Capitano Spaventa è anche conosciuto come  Capitano Fracassa. L’origine di questa maschera proviene dall’area della Liguria e risale al XV secolo. È una caricatura degli ufficiali di quel tempo. È uno spadaccino molto spericolato, ma si può dire che combatte di più con la sua lingua che con la sua spada. Ha un naso spaventoso e lunghi baffi.

• Giangurgolo

Ë una maschera di origine calabresa nata sul 1700. Il suo nome proviene perche sempre ha fame. E se non trova da mangiare, annusa gli odori dei maccheroni, del pane o del vino.

Sulla facia porta una maschera rossa con un grande naso di cartone. Suo vestito é il abito di un capitano spagnolo a righe rosse e gialle con collo e polsi bianchi. I pantaloni sonno fin sotto il ginocchio e le calze gialle, scarpe nere di vernice. Un capello con forma di cono in testa e semore porta in mano o cintura una spada.

Se bene é un personaggio fifone, bugiardo e ignorante, fá ¡finta di essere un principe spavaldo e ricco. Le donne ridono di lui per il suo aspetto buffo, anche se lui le corteggia.

• Burlamacco

Maschera ufficiale di Viareggio possibilmente una delle maschere piú recenti d’Italia. Sua vestimenta rapresenta un pagliaccio a scacchi in bianco e rosso con altri elemento di diversi personaggi, mantello nero e copri capo rosso.

• Scaramuccia

Questa maschera Italian ha avutto grande successo in Francia. Il obiettivo di Scaramiccia é conquistare giovinette con il suo inseparabile violino. É un personaggio vanitoso e volgare, má vestito elegante.

• Dottor Balanzone

La maschera Balanzone é originaria da Bologna. Puó essere médico o giurista, sempre pedante e superbo. É convinto di essere un grande letrato, sua vestimenta é una toga. Molto brontolone, si esprime in dialetto bolognese. Da consigli a tutti, ofre insegnamenti. Utilizza parole dotte, ma fuori contesto.

• Mosciolino

Suo origine é la citá di Ancona. Un ragazzino orfano alla pesca dei mitili. Suo vestito é sbiadito per il sole, sempre porta in tasca pezzi di rete e tra i capelli alghe.

• Fagiolino

Fagiolino e di origine bolognese (Emilia Romagna) . Semplice popolano aguerrito sempre pront a prendere a bastonate a chi se lo merita. Sempre cerca soldi e fortuna, vivendo mille avventure. Generoso con i deboli e severo con i cattivi, usa un bastone nodoso che ha sempre in mano.. Veste un pantalone stretti al ginocchio, calze a righe bianche e rosse. Maschera molto amata da tutti i bolognesi.

• Povero Piero

Questa maschera é tipica del Carnevale lombardo, de la cittadina medievale di Trezzo sull’Adda della provincia di Milano.

• Tasi

Maschera natta a Emilia Romagna, protagonista del storico Carnavale di Cento. Porta al guizaglio una volpe. La storia conta che Tasi costretto a scegliere tra un bicchieri di vino e la moglie, é rimasto con il vino!

• Mezzettino

É un servo spregiudicato, imbroglione e astuto che si serve dei altroi per propio vantaggio. Sua vestimenta é con strisce verticali rosse e bianche. Buon musicista e grande amatore sempre disposto a aiutare a suo padrone nelle sue vicende amorose.

• Contacronze

L’origine di questa maschera é Trecchina, provincia di Potenza. Va sulle strade al ritmo de la “cupa cupa” ( strumento musicale) e prende in giro ai personaggi del paese piú importanti. Si veste con un giubbone e usa in testa un capello scuro.

• Péru Magunella

Questo é un personaggio tradizionale piemontese del 1800, meglio detto di Borgosesia, di 13 mila abitanti de la provincia Vercellese. Veste un frac, un papillón bianco e un méstolo di legno intorno al collo.

• Gioppino

Rappresenta Gioppino un contadino bergamasco a chi piacce il vino. Il origine é stato un burattino creato per un tale Battai o Battaglia verso il 1820. La nascchera che usa Gioppino é la di un viso tondo con tre gozzi. Sempre ha in mano il suo bastone. Gli piace tanto il buon vino come il buon cibo. Ama a la sua moglie Margi con chi ha un figlio, Brontoli.

• Marzapegúl

Rapresenta questa maschera un diávolo. Suo origine é del Trento.

• Schnappviech

L’origine di questa maschera é Termeno (Bolzano). Una mescola di dragone con dinosau¡rio. Non ha orechie ma si grandi mandobole e grosse corna in testa. Puó misurare poco o molto, da 3 o 4 metri.Lo segue sempre il macellaio che finisce sempre uccidendolo.

• Meo Patacca

Rapresenta un bullo di quartiere dle Trastevere ( Roma) , con carattere difficile, sempre presto per utilizzare la fionda. Sempre ha un coltello, para in dialetto romanesco. Il suo nome deriva della la misera paga dle doldato ( la patacca).

• Gianduja

Questa è una maschera che nasce ad Asti, nata nel 1798 ed è molto popolare a Torino. La parola “Gianduia” deriva dall’espressione piemontese “Gioan d’la douja”. Fino al 1802 questa maschera si chiamava Gerolamo, ma a quel tempo fu cambiata in modo tale da non essere confusa con il nome di Gerolamo Bonaparte, parente dell’imperatore. È un personaggio molto distratto.
Nella testa ha un berretto tricorno e una parrucca con la coda. Sul collo indossa un fiocco verde e porta un ombrello sempre dello stesso colore

Gianduja

Giacca marrone, panciotto giallo
porto i colori del pappagallo;
calzoni verdi, calzette rosse,
col vino mi curo tonsille e tosse.
Naso paonazzo, cappello tricorno
son Gianduia perdigiorno.
Se non vi basta il cappellino
c’è la parrucca col codino.

• Rugantino

Questa maschera è di origine romana. Un personaggio dal carattere provocante, ma come si suol dire … cane che abbaia non morde! Indossa un abito molto austero, pantaloni al ginocchio, una fascia in vita, una camicia, un cappotto e una sciarpa intorno al collo.

Il nome di Rugantino deriva dalla parola arroganza. All’inizio tutti lo detestano, ma poi diventa molto popolare, gentile, giusto, buono, un po ‘spaventato e aiuta chi ne ha bisogno.
I suoi abiti sono simili a quelli di un gendarme, con un gilet e una giacca con due code rosse e un cappello con due punte dello stesso colore o di un povero villico, con pantaloni strappati, una cintura e una sciarpa sul collo. Non ha una maschera sul viso ma occhiali spessi.
Questa è una maschera della città di Roma, regione Lazi
o.

• Pantalone

Pantalone  é natto verso il 500, é un ricco e vecchio mecante veneziano molto avaro e lussurioso, che ama la compagnia di giovanni donne e che non perde ocasione per conquistare cortegiane e servette. Non si separa mai della sua borsa cárica di monette. Sua vestimenta é una tuta rossa con una zimarra nera. Si veste con veluto rosso, calze rosse e berretto.

Il nome Pantaleone ( anche chiamato il Magnífico) deriva da “Pianta Leone”, come si definisce a chi piantava la bandiera di San Marco in ogni pezzo di terra che trovava.

• Bartoccio

Bartoccio è un personaggio umbro. È un contadino, sposato con Rosa. Da questo personaggio prende  il nome di “Bartocciate” nei carnevali, tutte le vicende divertenti della sua vita con sua moglie Rosa.

• Coviello

Coviello è di origine calabrese. Il suo nome deriva da Iacobello. Non ha una veste ben definita, ma ha un naso enorme nella sua maschera e grandi cime. Porta sempre con te un mandolino.

• Pulcinella

Servo furbo, Pulcinella nacue in Napoli. É una delle mascchere piú tradizionali del Italia, e anche la piú antica gia che ha le radici in epoca romana. Sempre  a la riccerca di guadagnare cualche monetta puó inganare ma non sá mantenere nessún segreto. Si puó dire che é il simbolo della cittá di Napoli.

• Sandrone

Questa maschera é originaria di Modena. Sandrone é un contadino ignorante, grossolano é furbo. Lui representa il popolo umile. Sempre é ritratatto con un fiasco di vino.

• Tartaglia

Puó essere servo, avvocato o mercante, má sempre con certe caratteristiche comiche.

• Pin Girometta

Naschera creata in Lombardia per il Professore Giuseppe Talamoni.

• Dossena

Questa è una maschera della Basilicata. La sua caratteristica fisica è la gobba, da cui riceve il nome.
È un ladro, un imbroglione, un avido … è sempre rappresentato brutto e gobbo, molto loquace e imbroglione.

• Stenterello

È una tipica maschera della regione Toscana. Carattere molto generoso con tutti coloro che sono più poveri di lui. È saggio e ottimista, in modo da poter superare tutte le probabilità grazie a questi doni.
Ha sulla testa un cappello a forma di barca e una parrucca con la coda.
Indossa una giacca blu, una camicia verde chiaro con pinte, pantaloni al ginocchio scuri, calze a righe bianche e blu e scarpe nere.

• Farinella

Questa máschera típica del carnevale di Bari ( regione della Puglia). E un juglare.

• Meneghino

Meneghino è diminutivo di “Domenico”. Questa è una maschera tradizionale originaria di Milano. Nato intorno al 1600 pesonificando un servitore fedele ma abbastanza codarde che puó dare sempre buoni consigli e che prende ingiro ai ricchi. Ha in testa un tricornio marrone, una parrucca con la coda, una giacca marrone e calze a righe rosse e biancche.

• Landzettes

Val D’Aosta anche ha le sue machere tipiche, costumi ormnati , specchietti , pailettes, fiori con molto rosso ( símbolo di forza e vigore) , bianco ( luce della primavera) e nero ( buio della notte invernale).

Le maschere anticamente erano ricavate dalla corteccia dei alberi, oggi giorno sostutuiti da materiali plastici.

• Rölar e Kheirar

Queste sono due maschere tipiche di Udine, città dell’Italia settentrionale. Rölar se divide fra mago e demone e avverte le persone che si trovano nelle parate del carnevale da preparare. Ha un vestito rosso e un fazzoletto con frange in testa. Tiene una scopa in mano e ondeggia continuamente le campane che ha legato intorno alla vita.
Mentre Kheirar è il re delle maschere, indossa una maschera di legno sul viso e indossa abiti rotti. Nella sua mano porta una scopa con cui bussa alle porte delle case in cui desidera entrare.
 

• Orco Zanni

Figura un pó diabolica per suo aspetto é peche tenta alle ragazze, típica maschera del Carnevale Trentino.

• Fracanapa

Maschera originaria di Verona che ama la buona tavola e il vino. Cuando parla enfatiza le silabe. Puó rapresentarsi ricco p povero, furbo o stolto, má sempre con aspetto curato.


Poesie , filastrocche e canzoni delle maschere italiane

I viaggi di Pulcinella

 

Pulcinella andava a Biella,

montó sopra una carrozzella

e se il cavallo era attacatto

certo a quest’ora era arrivato.

Pulcinella andava a Torino,

montó sopra un cavallino,

e se il cavallo non era di legno

andava a Torino e anche a Collegno.



Le Maschere

di a. Sforma

 

Ogni anno sempre uguale

si presenta Carnevale.

Arlecchino variopinto

va a passeggio, ma sospinto

dalla dolce Colombina

che e vestita da damina.

Pulcinella sorride a garganella

mentre guarda a Meneghino

che saltella un pocchettino.



 

Carnevale

M.H.Giraldo

 

Pulcinella per strafare

da un pittore nacchiaiolo

un ritrato si va a fare.

Quello fiorse, chi lo sá,

perché vuole dimostrare

la sua grande abilitá,

dappertutto schizza e insozza

con i mille piú colori

di una vecchia tavolozza.

Pulcinella é disperato

perché il candido vestito

da ogni parte si é macchiato.

Poi ci pensa , fa un inchino:

-Che invenzione! Per quest’anno

mi traverso da Arlecchino.



Benvenute mascherine italiane

 

Balanzone gran dottore,

Pantalone gran signore,

Arlecchino e poi Brighella, ecco

arriva Pulcinella.

Furbe, vispe e biricchine….

benvenute mascherine!!!


 


Girotondo delle mascherine

 

Girotondo , girotondo

noi giriamo tutto il mondo.

C’é Gianduia e Meneghino,

Pulcinella e Arlecchino

C’é Brighella e Pantaleone,

Meo Pataca e Balanzone,

Beppe Nappa siciliano.

Stenterello che é toscano…

Girotondo, girotondo,

noi viaggiam per tutto il mondo,

e con noi portiam la gioia

che é nemica della noia.


Video di Youtube delle maschere italiane:


Maschere tradizionali italiane: Video di Youtube


Origini del carnevale

Le principali teorie sostengono che l’origine del carnevale furono le feste popolari colettive trasmesse attraverso i secoli come ereditá delle feste pagane della Antica Grecia.

Altre tesi sostengono che le radici del carnevale sono alcune feste primitive di carattere orgiastico nel arrivo de la primavera, momento che le persone si laciavano transportare dall¡a ubriachezza e la danza.

I Medici, nel secolo XV e XVI organizzavano mascherate  con il popolo, con carroze e canti carnavaleschi.


Maschere italiane da stampare e pitturare

Sapiamo che le maschere italiane sono molto conosciute nel mondo perche la tradizione e molto antica.

Maschere come Arlecchino, Colombina, Pulcinella, Pantaleone, Meneghino, Rugantino e le machere veneziane sono tra le piú conosciute.

Disegni da colorare pe bambini di maschere italiane. Sicuramente saranno graditi questi sisegni da colorare giá che a tutti piace pitturare e scatenare la fantasia. proponiamo fare i disegni  delle machere típiche del Carnevale Italiano má anche fare stelle, coriandoli o quello che la creativitá fá sorgere per doppo pitturare. Questi disegni coloratti potranno anche donarli per essempio ai nonni che sicuramente adoreranno un presente fatto dai nipotini.

Carnevale in maschera

Carnavale vecchio pazzo!

Arlecchino e originario di Bergamo.  Suo abito e a pezze multicolri, e sua máschera nera. Un personaggio del Carnevale che é un pó pigro e sciocco na con gesti vivaci. A lui piace fare dispetti ai padroni. É fidanzati con Colombina.

Arlechino da colorare

Il Dotore Balanzone da colorare.

 

Brighela: Giacca e pantalone decorati con galloni verdi. Il mantello bianco, la maschera e i capelli sono neri. Questa máschera é popolare in Bergamo. Suo nome lo deve a suo caratere dispettoso. É sempre pronto a litigare con tutti, per cuello porta sempre un coltello.

 

 

Maschere della tradizione italiana per colorare.

Personaggi del Carnevale italiano

 

Scene birichine di carnevale per pitturare i bambini

 

Maschere per colorare in Carnevale

Gianduia: Giacca é marrone, il panciotto giallo, pantaloni verdi, calze rosse e capello marrone.

 

Maschere di carnavale da stampare e colorare.

 

Personaggi di Carnevale per pitturare

Ricordiamo che a Carnavale, ogni scherzo vale!

¿Sai cosa vuol dire Carnevale?

Le maschere , sia le tradizionali o quelle che si sono aggiunte negli anni, sono popolari in Carnevale. ¿Má ti sei chiesto cosa vuol dire la parola Carnevale?  Il carnevale é una festa legata a la religione. É collegato con la Pasqua che ogni anno cade doppo la luna piena di primavera. La Quaresima accade cinque settimane prima di Pasqua…..e prima di Pasqua, la settimana di Carnevale! La parola Carnevale deriva del latino “Carmen levare”, che vuol dire togliere la carne, giá che in questo período non bisogna mangiare carne.

¿Perché ci si maschera?

Prima ci si copriva il volto con maschere per garantire un livellamento fra tutti ed era come una difesa contra le potenze diaboliche ostili per avere una racolta abbondante. Cosí il povero per una volta poteva tramutarsi in ricco, cosi  anche il ricco aveva la possibilitá di divertirsi e dedicarsi ai piacceri del corpo. Oggi anche ci si maschera anche  per capovolgere lordine stabilito!